La Provenza è quella regione in cui andiamo quando cerchiamo paesaggi mozzafiato, atmosfera rilassata ed accogliente e momenti divertenti nella natura senza allontanarci troppo da casa.
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In questo articolo vi raccontiamo della Francia fatta di luoghi insoliti e angoli nascosti, insomma, cosa vedere in Provenza fuori dalle rotte turistiche più battute andando alla ricerca di borghi di pietra, saponi profumati, uliveti e tinte pastello che hanno colorato il nostro viaggio di fine estate.
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Il viaggio perfetto in Provenza è un mix di colori, profumi e sapori che cambiano di stagione in stagione e che riescono sempre ad incantarci, ogni volta di più.
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In questo ultimo viaggio ci siamo concentrati sull’Alta Provenza, sconfinando appena appena verso il Vaucluse.
Spesso si pensa alla Provenza invasa dal viola della lavanda sotto il cielo blu delle giornate estive; caldo, cicale, terra rossa e cappelli di paglia.
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E se vi facessimo vedere un angolo di Provenza meno conosciuto ma altrettanto sorprendente?
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Se viaggerete nel sud della Francia a fine estate, i campi di lavanda non saranno più in fiore, ma troverete molto altro da vedere…continuate a leggere!Â
Itinerario in camper in Alta Provenza
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Vi proponiamo un itinerario di 5 giorni, un giro ad anello di circa 500 km con partenza ed arrivo al Colle della Maddalena, al confine tra Italia e Francia.
Sisteron
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Qui c’è tutto quello che si può cercare. Una cittadella arroccata tra fiume e montagne, atmosfera romantica, fontane e andrônes, i passaggi coperti che si intrecciano sotto le case.
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Si trova sulla Route Napoléon, la strada che Napoleone percorse al rientro dall’esilio all’Isola d'Elba, con un affaccio super fotogenico sulla Durance e sulla roccia della Baume.
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Ci siamo arrivati nel tardo pomeriggio e non abbiamo avuto tempo di visitarla come avremmo voluto, il richiamo per la prossima tappa è stato talmente forte da farci subito ripartire dopo una sosta super veloce dal punto panoramico.
Les Pénitents des Mées
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Guardate questa formazione rocciosa e diteci cosa vi sembra di vedere.
Qui le leggende si sovrappongono all’azione di acqua e vento. Si dice che l’aspetto evochi una lunga processione di monaci incappucciati, pietrificati per evitare loro di cadere in tentazione.
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Una striscia di pinnacoli lunga 2 km e alta più di 100 m che sovrasta la valle della Durance, immersa tra gli ulivi.
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Questa roccia sedimentaria estremamente friabile composta da ciottoli, piccoli sassi e anche conchiglie risalente al tardo Miocene, si è formata per erosione e accumulo di detriti cementati nel tempo.
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L’impatto è incredibile, i Penitenti si vedono già dall’autostrada, ma è dalla D4 appena fuori dal centro abitato che avrete la vista migliore.
Forcalquier
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Dobbiamo essere sinceri. Abbiamo inserito Forcalquier nell’itinerario soprattutto perché era il borgo più comodo dove andare a cercare una saponeria per fare scorta dei nostri amati saponi provenzali.
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È una delle nostre tradizioni più vecchie.
In Francia compriamo saponi profumati nelle saponerie artigiane, per poi usarle a casa. È un modo per continuare a viaggiare col pensiero anche quando non possiamo farlo con le gambe.
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Dunque, siamo venuti fin qui per la savonnerie, ma cosa c’è da vedere a Forcalquier?
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È un antico borgo costruito ad anfiteatro, con una bellissima cittadella che lo sovrasta dalla cima della collina e offre una vista spettacolare sulla valle.
Folrcalquier è famosa per le piccole piazzette, le fontane gotiche e i bassorilievi pieni di particolari.
Tra piccole botteghe di artigianato, negozi di tessuti e deliziosi cafè, si respira un’atmosfera raccolta ed accogliente.
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Passeggiando per le vie del borgo, troverete decorazioni colorate che corrono da una casa all’altra. Alcune sono davvero simpatiche.
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Non perdete la Cattedrale Notre Dame Du Bourquet risalente al 1100. Noi siamo entrati in un momento del tardo pomeriggio in cui il sole che filtrava dal rosone super colorato della facciata, creava un meraviglioso arcobaleno sull’altare.
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Ma torniamo ai nostri saponi. In Rue Plauchud trovate la Savonnerie de Forcalquier dove il profumo inebriante dei mille tipi di saponi vi farà perdere la testa.
Impossibile non prendere un cestino intrecciato e iniziare a riempirlo con le fragranze che preferite! Noi abbiamo acquistato 10 saponi, tutti diversi, che hanno profumato il camper per il resto del viaggio.
La proprietaria del negozio, tanto gentile e simpatica con i ragazzi, ha anche regalato loro un sapone a forma di cuore, dopo averli visti molto partecipi nella scelta delle essenze.
Ma lungo le viuzze del paese abbiamo avuto anche un’altra meravigliosa ed inaspettata sorpresa.Â
Sempre in Rue Plauchud, si trova Franck B Patissier, Chocolatier & Glacier Bio Sans Gluten, un piccolo negozio di delizie dolci e salate, tutte senza glutine.Â
Per la prima volta dalla diagnosi di Celiachia, ho trovato le baguette senza glutine. Voi non potete capire la felicità …
Nei pressi di Forcalquier c’è anche un altro posto che merita di essere visto, ma per i local è una perla che deve rimanere nascosta e quindi generalmente non si trova nelle guide o nei blog.
Insomma, nemmeno noi possiamo dirvi il nome o lasciarvi le coordinate precise.Â
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Diciamo che per trovarlo bisogna impegnarsi un po’, setacciare le mappe, notare i dettagli delle foto che si trovano in rete e soprattutto, allenare curiosità e voglia di trovare il tesoro nascosto.
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Noi ce l’abbiamo fatta dopo una lunga, lunghissima ricerca. Non potete immaginare la soddisfazione quando ce lo siamo trovati davanti!
C’è da dire che questo paradiso, fino all’anno scorso, era un’oasi di pace dove i local andavano a rinfrescarsi, fare picnic e trascorrere domeniche con gli amici, mentre ora è vietato entrare in acqua; potrete però scegliere il vostro albero preferito sotto il quale rilassarvi, accompagnati dal canto delle cicale, dal volo delle libellule e dal profumo di timo selvatico.
Les Mourres
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Le rocce di Les Mourres sono state la grande sorpresa di questo viaggio. Una rivelazione che non pensavamo ci avrebbe emozionato così tanto.
Dunque, cosa vedere a Les Mourres?
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Les Mourres è un sito geologico incredibilmente affascinante, oggi protetto, dove la natura si è adattata alle particolari condizioni climatiche.
L’origine di queste formazioni rocciose risale a 25 milioni di anni fa. Qui si trovava un lago in cui alghe e piante acquatiche hanno lasciato depositi calcarei poi modificati a causa dell’erosione.
Troverete stretti passaggi, archi e rocce dalle forme più bizzarre.
L’idea era quella di visitare il sito al tramonto, cercando quelle luci calde del sole che sparisce dietro alle colline, ma la sorpresa più grande l’abbiamo avuta quando dalla collina è spuntata un’enorme luna piena. Potevamo lasciarci scappare l’occasione di giocare un po’ con lei?
Saremmo poi dovuti andare a dormire nei pressi di un osservatorio tra gli ulivi, ma la voglia di rimanere a les Mourres per vedere l’alba tra le rocce era troppo forte.
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E così siamo rimasti qui, addormentandoci con la luna grande che più grande non si può e svegliandoci poche ore dopo per correre nel punto più alto ad accogliere il sole pronto a nascere.
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Tra il silenzio, l’aria fresca e il cielo che cambiava sfumature velocemente, sono apparse anche 4 mongolfiere che piano piano hanno attraversato la valle.
Gole del Toulourenc
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Ci eravamo già stati l’anno scorso alla fine del nostro Tour de France attraverso diverse regioni, tra borghi medievali, villaggi fioriti, scogliere bianchissime, spiagge normanne dello sbarco, castelli della Loira, paesini arroccati e canyon con l’acqua gelida.
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Ecco, la passeggiata in queste acque gelide e cristalline era stata la ciliegina sulla torta alla fine di un viaggio bellissimo, ma era agosto e, chiaramente, l’abbiamo dovuta condividere con parecchie altre famiglie, in fuga dal caldo estivo.
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Potevamo non programmare di tornarci in un periodo meno affollato?
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Dunque, partiamo col dire che, in agosto, le possibilità di parcheggio sono maggiori, mentre da settembre in poi abbiamo avuto più difficoltà ; abbiamo infatti lasciato il camper in uno slargo gratuito lungo la strada, invece che nel parcheggio a pagamento nei pressi del punto in cui scendere in acqua, ormai chiuso.
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Per arrivare al punto in cui il canyon si stringe e le pareti bianche creano grotte suggestive e passaggi stretti, il percorso si snoda quasi completamente nel fiume per circa 2,5 km quindi, per andata e ritorno, considerate 3-4 ore.
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Vi fermerete a fare foto e a giocare con l’acqua, dunque non abbiate fretta e tenetevi il giusto tempo libero per godervi la passeggiata, con calma.
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Attenzione però. Il fondo del fiume è formato da rocce, sassi e ciottoli estremamente appuntiti ed insidiosi, perciò organizzatevi con scarpe adatte, magari da trekking con la suola spessa, perché quelle da scoglio non saranno sufficienti.
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Il fiume Toulourenc ha scavato questo profondo canyon che si allunga per diversi chilometri formando alte pareti bianche che si affacciano sull’acqua cristallina che sembrano un’oasi di pace quasi incontaminata.
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Purtroppo le piogge degli ultimi giorni avevano "sporcato" l'acqua rendendola decisamente meno fotogenica, ma vi assicuriamo che generalmente è molto più trasparente di così.
Cosa ne pensate di questi itinerari fuori dalle rotte turistiche?
Grazie per aver visitato il nostro Blog!
Speriamo che i nostri consigli vi possano essere utili se state programmando un viaggio in queste zone e se vi servono altre informazioni non esitate a contattarci via mail all'indirizzo hello@theredsontheroad.com oppure attraverso il box che trovate qui sotto.
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A presto, con altri racconti.
Cris, Mau, Ali e Samu