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SUI BINARI DEL TRENO CON I DRAISINES DE LA MOLIGNEE - BELGIO

IN CANOA TRA I CANALI DI LÜBBENAU/SPREEWALD - GERMANIA

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IN CANOA SUI CANALI DI PONT-AUDEMER

16/08/2021 19:01

Cristina e Mauro

EUROPA, FRANCIA, francia in camper, normandia, Pont Audemer , pont-audemer, Normandia in camper, Normandia con bambini, vieux-port normandie, route des Chaumières, canoa normandia, canoa pont aumeder, canoe pont aumeder, canali pont aumeder, mete insolite francia, mete originali francia, posti insoliti in francia,

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Un'attività perfetta per le famiglie.Per conoscere le città da un punto di vista diverso, rinfrescarsi e divertirsi insieme

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Ce l’abbiamo fatta anche questa volta!

 

Siamo riusciti a trovare un paesino lungo il nostro percorso da visitare stando seduti su una canoa.

 

Come vi avevamo già raccontato in altri articoli, siamo sempre stati affascinati dai posti in cui le vie del paese, del villaggio o della città sono sostituite da canali navigabili. Vi ricordate di Giethoorn e Lübbenau/Spreewald?

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Noleggiare le canoe a Pont-Audemer

 

Ci troviamo in Normandia, non troppo lontano da località famosissime come Etretat, Honfleur e Deauville, in un’antica cittadina di conciatori incastrata tra due rami del fiume Risle.

 

Ed è proprio il Risle a diventare il nostro obiettivo per la giornata a Pont Audemer.

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Raggiungiamo il centro di noleggio canoe Les Castors Rislois con un breve tratto in bicicletta, scegliamo il PARCOURS EN VILLE (ce ne sarebbero molti altri anche più lunghi tra cui scegliere, ma a noi piace l’idea di addentrarci tra le case), paghiamo 12€ a testa e, a malincuore e con un po’ di apprensione lasciamo gli zaini con dentro reflex e drone, perché a bordo non si può portare nulla, ma proprio nulla, di ingombrante e superfluo. Scopriremo perché…

 

Dunque, dopo un velocissimo corso su come affrontare il percorso, il passaggio sotto i ponti e le deviazioni, ci consegnano i giubbotti salvagente, le canoe e le pagaie e veniamo spinti in acqua.

 

Le canoe noleggiabili sono da 1, 2 e 3 posti, perciò decidiamo di dividerci in maschi contro femmine nonostante Samu chieda a gran voce di poter avere una canoa tutta sua.

 

Il percorso, ci viene spiegato, è segnalato da cartelli blu e spesso bisogna svoltare rapidamente per non finire in piccole cascatelle.

Ogni canoa è dotata di valigetta con guida e gps che oltre alle informazioni sui luoghi che incontriamo, dovrebbe fornire le indicazioni sulle svolte lungo il percorso.

I ponti, tutti molto bassi, quasi a pelo d’acqua, vanno affrontati sdraiandosi all’indietro e appiattendosi completamente, ecco perché non si possono portare gli zaini.

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Appena entrati in acqua ci dirigiamo verso la direzione suggerita, ma a poche decine di metri dal molo di partenza troviamo il primo bivio. Il gps rimane muto e non ci sono cartelli blu, quindi siamo tentati di procedere dritti.

 

Siamo immersi nel verde, non c’è nessuno nei paraggi e cerchiamo di non farci trasportare troppo lontano dalla corrente mentre proviamo a capire dove siamo su Google Maps. Decidiamo di svoltare nonostante il gps non ci dia indicazioni e incontriamo il primo ponte.

Quando si dice a pelo d’acqua, è proprio a pelo d’acqua. Se avessi avuto la reflex al collo si sarebbe disintegrata.


Riusciamo a proseguire, finché non passiamo accanto ad un giardino e il proprietario sdraiato a prendere il sole ci fa segno che siamo nella direzione giusta. Perfetto, perché cartelli blu non ne abbiamo incontrati e il gps sembra essere spento.


Finalmente il disco inizia a raccontarci la storia della città e in effetti cominciamo ad addentrarci tra le casette a graticcio, ma la corrente ci trascina velocemente.

Purtroppo non abbiamo modo né di seguire la descrizione della guida (che parla metà inglese e metà francese, chissà perché?!), né di guardarci intorno più di tanto, siamo troppo impegnati a non ribaltarci e a non incastrarci di traverso lungo i canali. Si, è successo anche questo. Incastrati tra due fioriere in uno dei punti più stretti del canale, ci abbiamo messo un po’ per liberarci.

Possiamo quantificare il momento in mezzo metro cubo d’acqua imbarcato e tante risate da crampi alla pancia.


Con i vestiti completamente zuppi e il pensiero che mezz’ora prima stavamo supplicando il ragazzo del noleggio di lasciarci portare la reflex e il drone, continuiamo a passare sotto i ponticelli del centro storico e proseguiamo seguendo i famosi cartelli blu finché ne troviamo uno che ci dice di svoltare repentinamente a destra di 90° in un canale laterale. Sfidiamo la corrente e riusciamo ad infilarci nel vicolo giusto, scoprendo poi che se non ci fossimo riusciti saremmo finiti nella cascata pochi metri più avanti.

L’idea di Samu da solo con la sua canoa assume in un attimo tutto un altro aspetto.

Meno male che non abbiamo ceduto, perché la cascata non è protetta da nessuna rete, catena, corda… Se non imbocchi la deviazione giusta, finisci giù dalla cascata, che non è troppo ripida e importante, è vero, ma come si fa poi a ritornare indietro?
 

Insomma, l’avventura mica finisce qui. Abbiamo ormai attraversato tutti i vicoli cittadini ed il percorso ci fa tornare nel verde, nella porzione di Risle più calma e larga, ma dobbiamo risalire la corrente per tornare al noleggio.

Non è proprio una fatica da niente per noi che non siamo allenati nemmeno un po’, ma pagaiando a zigzag e accumulando un altro mezzo metro cubo d’acqua sotto il sedere, arriviamo ad un piccolo molo in legno accanto ad una cascatella che questa volta è da superare in salita. Si scende sul molo, si aggancia la canoa ad una carrucola, si tira su la canoa fino a sorpassare la cascata e si riparte per l’ultimo tratto. 

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Il bilancio di questa esperienza è di un’ora e mezza abbastanza impegnativa, a tratti faticosa, organizzata forse non bene come si potrebbe, ma anche divertentissima e diversa dal solito, che si va ad aggiungere al nostro curriculum di canoe, pedalò, barchette, kayak noleggiati per vivere i villaggi da un’altra prospettiva.

 

Un’uscita assolutamente consigliata, soprattutto se avete un minimo di dimestichezza con la canoa, se siete pronti a bagnarvi, ad incastrarvi e a non farvi abbattere dai momenti più impegnativi. 

 

Non si può dire, però, che questo giro ci abbia permesso di visitare Pont Audemer, perciò riprendiamo le bici con i vestiti che gocciolano e lasciano la scia per terra, spostiamo il camper in un posteggio più vicino al centro e ripartiamo a piedi per una nuova esplorazione.

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A piedi lungo il centro storico di Pont-Audemer

 

Ripercorriamo i ponticelli, questa volta coi vestiti asciutti e veniamo accolti da una città piena di vita. I locali sono affollati e noi cerchiamo qualche angolo caratteristico più defilato.

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Troviamo un piccolo passaggio che ci porta in Rue Place de la Ville e scopriamo un'atmosfera molto diversa, più raccolta e pittoresca e ci soffermiamo a guardare le casette a graticcio una addossata all’altra. Sono strette e storte, tutte con una storia da raccontare.

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Scopriamo che originariamente era abitudine avere le facciate sul lato strada in pietra mentre quelle verso il cortile in legno e mattoni. Ancora adesso si notano ornamenti interessanti sulle facciate: stemmi, insegne, sculture in pietra e ringhiere in ferro battuto che raccontano di una città dall’antica tradizione legata al cuoio.

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In camper a Pont-Audemer

 

Benché non ci siano aree sosta dedicate specificatamente ai camper, in città non abbiamo avuto difficoltà a trovare posto sia vicino al noleggio canoe, sia a pochi passi dal centro storico.

Abbiamo infatti sostato, sempre gratuitamente, in Place Jacques Prévert [GPS: 49.35066, 0.52139] e in Rue d’Artois [GPS: 49.35355, 0.50837] per le ore necessarie alla visita della città.

Cosa vedere nei dintorni di Pont-Audemer:

 

Vieux-Port

 

Ci teniamo a suggerirvi un'altra meta meno conosciuta ma davvero affascinante, se vi trovate in zona. 

 

Vieux-Port è un minuscolo villaggio a 15 km da Pont-Audemer situato lungo la Route des Chaumières e caratterizzato da meravigliose abitazioni dal tetto di paglia affacciate sulla Senna.

 

Vi consigliamo di attraversarlo a piedi, per non perdere nessun dettaglio dei giardini, degli abbaini fioriti, delle persiane tinta pastello e, ovviamente, dei tetti di questi cottage così speciali. 

 

Avete notato i fiori sul colmo del tetto? 

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E cosa ne direste di dare un'occhiata anche a Veules-les-Roses e Gerberoy?

Guardate il nostro video per fare il pieno di meraviglia!


Cosa ne pensate di queste case col tetto di paglia? 

E della nostra esperienza in canoa?

Anche a voi piace visitare lo stesso posto vedendolo da più punti di vista?

Raccontatecelo nei commenti!


Abbiamo visitato Pont-Audemer durante il nostro #tourdefrance2021.

Trovate tutti i nostri articoli francesi cliccando qui!

 

 

Speriamo che i nostri consigli vi possano essere utili se state programmando un viaggio in questa zona.

 

A presto, con il seguito del racconto.

Cris, Mau, Ali e Samu

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