Come aiutare i ragazzi a comprendere una parte importante della nostra storia?
Come rispondere alle domande dei bambini che fanno fatica ad immedesimarsi in quello che leggono sui libri di scuola?
Dal momento che per questa generazione è più difficile sentire i racconti di chi la guerra l’ha vissuta davvero, portare i bambini sui luoghi della nostra storia e far vivere loro l’esperienza dall’interno è l’unico modo per permettere anche ai più piccoli di farsi un’idea concreta del nostro passato, di formarsi un’opinione sull’accaduto e di comprenderne appieno il significato.
Itinerario attraverso i luoghi del D-Day
La Normandia ospita ogni anno turisti da tutto il mondo. Turisti attirati dalla sua storia, ma anche dal suo panorama caratteristico, dalle sue falesie bianche e dalle infinte spiagge di sabbia, dalle sue specialità gastronomiche, dalla sua tipica architettura medievale e dal fenomeno delle maree.
C’è in effetti molto da vedere e, se si avesse tempo infinito, sarebbe interessante visitarne ogni aspetto.
Purtroppo il nostro tempo a disposizione è tutt’altro che infinito, perciò, per dare ai bambini una visione d’insieme di quello che è stato lo sbarco in Normandia, abbiamo scelto di porci come obiettivo la visita di:
• almeno un museo
• almeno una spiaggia
• almeno un cimitero americano
• almeno un cimitero tedesco
• almeno un sito di postazioni difensive tedesche
• almeno una cittadina colpita dai bombardamenti
e quindi di concentrare la nostra esperienza attraverso questo itinerario:
Gold Beach
[GPS: 49.34531, -0.52841]
È il primo tratto di spiaggia del D-Day che incontriamo sul nostro percorso.
Si trova nella parte occidentale del settore britannico e si estende per 8 km da Asnelles a La Rivière.
Ci siamo arrivati durante l’alta marea, con la spiaggia completamente coperta dall’acqua, il cielo blu con le nuvolette bianche e il mare calmo. Molto diverso dall’aspetto che doveva avere tra il 6 e il 7 giugno ‘44, quando gli Alleati affrontarono i Tedeschi durante una mareggiata che rese l’impresa ancora più complessa.
Batterie di Longues-sur-Mer
[GPS: 49.3425, -0.69222]
Quattro bunker ancora perfettamente conservati che si affacciano sulla porzione di spiaggia compresa tra Omaha Beach e Gold Beach, situati in una posizione strategica e dotati di cannoni che potevano raggiungere anche i 20 km di distanza per poter affrontare lo sbarco sia degli Americani ad ovest che degli Inglesi ad est.
Il sito, l’unico a mantenere ancora i cannoni originali, è visitabile liberamente.
Si può accedere all’interno dei bunker e spingersi fino al bordo della scogliera per immedesimarsi in quello che successe durante i giorni dello sbarco.
Cimitero Americano di Colleville-sur-Mer
[GPS: 49.35685, -0.85147]
È uno dei siti più visitati della Normandia. Ogni anno ospita 1 milione di visitatori venuti a rendere omaggio ai 9387 soldati americani qui sepolti.
9387 croci bianche perfettamente allineate e rivolte verso ovest sulla cima della scogliera a picco su Omaha Beach.
Il Normandy American Cemetery è territorio americano a tutti gli affetti e viene gestito dal Governo statunitense.
Passeggiando tra le croci alternate a diverse Stelle di Davide, troviamo alcune lapidi con la scritta “qui si trova in onore di gloria, un compagno d'armi conosciuto, ma a Dio".
Scopriamo che sono più di 300 i corpi sepolti ma non riconosciuti e che alle spalle del cimitero, intorno alla statua di bronzo che rappresenta lo spirito della gioventù americana che risorge dalle onde, si trova il colonnato semicircolare, monumento su cui si leggono i nomi dei 1557 americani dispersi o mai identificati.
In questo cimitero riposano ben 33 coppie di fratelli, tutti ragazzi giovanissimi caduti insieme durante lo sbarco o nei giorni immediatamente successivi.
Impossibile rimanere indifferenti in un luogo così toccante.
Omaha Beach
[GPS: 49.37227, -0.88414]
La più famosa tra le 5 spiagge dello sbarco, resa celebre dal film “Salvate il soldato Ryan”.
È in questa enorme distesa di sabbia che ora regala millemila conchiglie durante la bassa marea, che si consumò lo spettacolo più straziante e gli americani subirono il maggior numero di vittime.
Da qui il nome Bloody Omaha, Omaha insanguinata.
La spiaggia, all’altezza di Saint-Laurent-sur-Mer ospita il monumento ai caduti americani chiamato "I coraggiosi" che rappresenta la libertà che svetta in mezzo alle ali della fraternità e della speranza.
Qui si trovano anche diversi pannelli esplicativi che indicano come si presentava il luogo prima dello sbarco, cosa successe quel giorno e come venne trasformata la zona alla fine della guerra.
Cimitero Tedesco di La Cambe
[GPS: 49.3568, -0.85179]
È molto ridotto negli spazi e meno scenografico rispetto a quello americano, ma questo cimitero ospita più del doppio delle tombe.
Qui sono infatti sepolti 21222 tedeschi, mandati a morire troppo giovani.
File di lapidi in pietra scura sul prato perfettamente curato lo rendono austero e cupo.
Al centro del cimitero si trova un enorme tumulo sovrastato da una grande croce di pietra, sotto il quale riposano 300 soldati mai identificati.
Pointe du Hoc
[GPS: 49.39226, -0.98989]
È il promontorio che separa le due spiagge attaccate dagli americani: Omaha Beach e Utah Beach. Uno dei punti più difficili da espugnare.
Sulla cima della scogliera, infatti, erano state organizzate le postazioni difensive dei tedeschi che ne avevano riconosciuto la posizione strategica.
I Rangers scalarono a mani nude i 30 metri delle falesie verticali sotto il fuoco nemico, in una missione considerata suicida, ma riuscirono a sorprendere i nazisti e a neutralizzarli.
Il sito è ancora visitabile in autonomia, ma rispetto alla nostra ultima visita di qualche anno fa, adesso si deve seguire un percorso obbligato e non si può più camminare nei crateri creati dalle granate, ormai poco visibili a causa dell'erba cresciuta troppo alta.
Utah Beach
[GPS: 49.41775, -1.17763; 49.46254, -1.2305]
Si trova nella penisola del Cotentin, di cui abbiamo parlato qui, ed è la spiaggia più occidentale delle 5 coinvolte nello sbarco del D-Day.
Proprio sulla spiaggia, appena fuori dal Museo, si trova la ricostruzione di una Higgins Boat di dimensioni reali, riproduzione fedele di una delle 23 mila imbarcazioni che gli Alleati usavano lungo le coste della Normandia per lo sbarco di mezzi e soldati.
Sainte Mère Église
[GPS: 49.40756, -1.31177]
Fu il primo paese a venire liberato dagli Alleati durante l’operazione Overlord, quando i paracadutisti iniziarono a piovere dal cielo nella notte tra il 5 e il 6 giugno.
L’Airborne Museum, proprio accanto alla Chiesa famosa per avere un paracadutista appeso al suo campanile, è un museo molto ben strutturato che tratta lo sbarco in Normandia con particolare attenzione all’arrivo dei paracadutisti americani.
Si sviluppa lungo diversi scenari e ricostruzioni, tra cui un vero aereo militare in cui anche i visitatori possono entrare.
C’è poi una sala completamente al buio in cui è stata ricreata la situazione al momento del lancio dei paracadutisti. Il pavimento dell’aereo che trema, spari e lampi di fuoco nel cielo, bombe che scoppiano in lontananza.
Devo dire che vivere questo momento in prima persona è stato impegnativo sia per i bambini, sia per noi adulti.
La visita è accompagnata da un tablet fornito all’ingresso del museo (in diverse lingue, anche in italiano) su cui oltre ad essere fornite spiegazioni aggiuntive, video e foto originali, si possono fare attività interattive come raccogliere oggetti e armi per ottenere, dopo aver esplorato tutte le sale, un riconoscimento via mail.
La nostra visita è durata 3 ore e mezza e i bambini si sono dimostrati molto interessati e coinvolti. Assolutamente consigliato.
Sul sito del museo trovate materiale specificatamente pensato per i bambini delle varie fasce d'età da scaricare e stampare, per preparare i bambini in attesa della visita.
Mausoleo Tedesco di Huisnes-sur-Mer
[GPS: 48.61552, -1.45262]
Abbiamo concluso il nostro percorso attraverso i luoghi dello sbarco, visitando questo cimitero tedesco affacciato sulla baia di Mont Saint Michel.
A pianta circolare, è il primo cimitero tedesco costruito dopo la fine della guerra e ospita 12 mila tombe.
Meno conosciuto e frequentato rispetto agli altri cimiteri di guerra che abbiamo visitato, ma ugualmente toccante.
A che età portare i bambini in Normandia
Coinvolgere i bambini nei viaggi di carattere storico è sempre un'idea da tenere in considerazione, ma non saranno troppo piccoli, troppo sensibili, troppo impressionabili?
Alla fine delle elementari i bambini si trovano a trattare questa parte di storia con le insegnanti, ma non vuol dire che si debba aspettare quel momento per affrontare un viaggio di questo tipo con i piccoli di casa.
Sicuramente i termini per spiegare loro i momenti più crudi varieranno in base all’età del bambino, così come l’attenzione e la curiosità per certi argomenti che cambieranno crescendo.
Anche la consapevolezza e la capacità di immedesimarsi in qualcosa di così diverso dalla propria vita sarà differente se si guarda con gli occhi di un bambino, ma ogni genitore potrà personalizzare il viaggio, le tappe e le visite in base alle reazioni che si pensa i propri figli possano avere, ma anche in base alla maturità e alla sensibilità di ogni componente della famiglia, affrontando i luoghi con la dovuta attenzione.
▌Vi lasciamo il video della nostra ultima esperienza nei luoghi del D-Day, fateci sapere cosa ne pensate e iscrivetevi al canale, è un piccolo gesto tanto importante per noi!
Anche voi portate i vostri figli a conoscere i luoghi della storia?
Raccontateci quali sono state le reazioni, le emozioni e le considerazioni che sono scaturite dalla vostra visita in famiglia in Normandia o in altre parti del mondo teatro di grandi episodi storici.
Abbiamo visitato i luoghi dello sbarco durante il nostro #tourdefrance2021.
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Speriamo che i nostri consigli vi possano essere utili se state programmando un viaggio in queste zone e se vi servono altre informazioni non esitate a contattarci via mail all'indirizzo hello@theredsontheroad.com oppure attraverso il box che trovate qui sotto.
A presto, con altri racconti.
Cris, Mau, Ali e Samu