PÉROUGES, IL BORGO DALL'ANIMO MEDIEVALE

Avete idea di quante perle poco conosciute nasconda la Francia?

Cercando bene sulla rete o perdendovi lungo le stradine secondarie, troverete villaggi da sogno che sapranno incantarvi anche più di quelli famosi.

Il nostro Tour de France 2021 è iniziato con l'esplorazione di una zona che conoscevamo solo di passaggio, di quelle che di solito superavamo di fretta con la voglia di raggiungere la prima tappa il prima possibile.

Ma in questo viaggio la prima tappa era proprio qui, sulla strada verso la Borgogna, a 30 km da Lione, in uno dei borghi più belli di Francia che aveva catturato la nostra attenzione per via dell’origine del suo nome, che ci sembrava, come dire…familiare.

Siamo a Pérouges, un piccolo villaggio medievale fortificato ancora perfettamente conservato che ha una storia che ci riguarda da vicino.

Eh si, perché Pérouges non si chiama così per caso.

Pérouges. Non vi ricorda niente questo nome?

Le teorie della sua origine sono due, ma entrambe hanno a che fare con la nostra Perugia:

> la prima riguarda una colonia di Galli in fuga da Roma che decise di fondare un villaggio in Francia prendendo ispirazione dalla città umbra

> la seconda invece racconta di una città fondata proprio da perugini emigrati oltralpe

Si dice infatti che inizialmente la città si chiamasse Perugia proprio come la gemella italiana e che il nome sia stato francesizzato solo in seguito.

▌ Noi, che a Perugia non ci siamo mai stati e quindi non possiamo fare paragoni, abbiamo trovato un borgo pittoresco pieno di angoli romantici, con un’attenzione per i dettagli portata all’estremo per mantenere il suo carattere medievale. Vasi fioriti ovunque con predominanza schiacciante di ortensie e malvarosa, candele e lampioni che rendono l’atmosfera incredibilmente suggestiva e quel profumo di buono tra le vie acciottolate che fa venir voglia di non andare più via.

Dove posteggiare il camper e come visitare Pérouges

▌ La vedrete già da lontano, stagliata contro il cielo in cima ad una collina affacciata sulla valle del Rodano.

Se ci arrivate con un mezzo proprio, troverete diversi piccoli parcheggi a ridosso del villaggio, ma la maggior parte è di dimensioni limitate o accessibile attraverso strade troppo strette per i mezzi ingombranti.

Se viaggiate in camper, potete posteggiarlo nel Parking de l’Olivet, un ampio spazio da condividere con le auto che noi a luglio abbiamo trovato completamente vuoto.

Due porte consentono l’accesso al borgo.

Noi abbiamo scelto di entrare attraverso la Porte d'En Haut, posta nella parte alta della città e più comoda al posteggio, e scendere verso la Porte d’En-Bas attraversando tutti i vicoli, anche quelli meno in vista.

Pérouges si sviluppa intorno alla piazza centrale, la piazza del Tiglio, dove si trova l’Albero della Libertà piantato nel 1792, simbolo della Rivoluzione Francese.

Il centro storico non è molto esteso, riuscirete a visitarlo con calma anche se avete poco tempo a disposizione. Piuttosto, soffermatevi sui dettagli, ce ne sono talmente tanti da poter organizzare una caccia al tesoro.

Le peculiarità che caratterizzano Pérouges, l’hanno reso il set cinematografico perfetto per le riprese di più di 10 film tra cui anche “I tre moschettieri” del 1961.

Tutto, in paese, fa calare nell’atmosfera medievale.

Le insegne, le decorazioni, le vetrine delle botteghe, come anche l’abbigliamento dei camerieri e i menu dei ristoranti sono dettagliatamente studiati per richiamare ad un preciso periodo storico. Davvero suggestivo.

E prima di ripartire, non perdetevi le Galettes de Pérouges.

Troverete una certa somiglianza con una crostata o una pizza, ma in realtà è una specialità locale a base di pasta brioche, burro e zucchero che viene servita semplice o farcita con coulis di frutta.

Incontrerete diversi fornai lungo le vie del villaggio, lasciatevi ispirare dal profumo…